“NON SOLO NON E’ POSSIBILE NASCERE MA NON SI PUO’ NEANCHE MORIRE A RANDAZZO”

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Scrivevo nel programma elettorale questa frase, ma non avrei mai pensato di entrare al cimitero di Randazzo per una visita e vedere nella sala mortuaria, cinque casse quasi accatastate l’una sull’altra, come nei peggiori film horror.

Eppure tutti i candidati a sindaco sapevamo che il problema cimitero andava aggredito immediatamente, tant’è vero che io per primo scrivevo sul cimitero:

‘oggi un loculo costa quanto un vano di un appartamento.

L’intervento sul cimitero verterà su due fasi:

Prima fase

  • la realizzazione immediata di un colombario al posto della cappella n. 1, già fatiscente e pericolante da parecchi decenni;
  • recupero di altri avelli all’interno del perimetro a seguito delle concessioni scadute;
  • utilizzo, dopo la verifica di legge, di parte dell’area di riserva per avelli a più posti.

Seconda fase

Modifica del progetto di ampliamento con la realizzazione di un numero consistente di colombari, che diano la possibilità alla popolazione di scegliere la tipologia della sepoltura senza mettere in difficoltà economica le famiglie nei momenti più delicati della loro esistenza; eliminazione di qualsiasi forma di gestione da parte dei privati, sia nella parte esistente che in quella in ampliamento per abbassare i costi di realizzazione dei loculi.’

A distanza di 20 mesi dal loro insediamento cosa ha saputo fare l’AMMINISTRAZIONE l’emanazione di “ORDINANZA SINDACALE CONTINGIBILE ED URGENTE” per la tumulazione delle salme accatastate nell’obitorio, chiedendo alle Suore dell’Istituto S.Giovanna Antida Thouret la disponibilità dei 24 loculi liberi. Si legge ancora nell’Ordinanza che è stato approvato il 27 di novembre 2014, dalla Giunta Comunale, un progetto preliminare per la realizzazione di nuovi loculi.

Vengo a conoscenza, inoltre, che qualcuno aveva proposto all’Amministrazione la revoca e l’acquisizione alla disponibilità del comune, di tutti i posti acquistati dai coniugi superstiti in vita per poter ricongiungersi col proprio caro al momento del decesso.

E ‘dulcis in fundo’ sapete dove si sta progettando il nuovo colombario per la realizzazione dei 105/108 posti (loculi)? nell’unica parte libera ancora rimasta nel muro di cinta per poter ampliare il cimitero verso Ovest-Sud, precludendo per sempre la possibilità di ampliamento.

Com’è possibile affrontare una problematica così SERIA-URGENTE, non procrastinabile che il SINDACO per primo conosceva, era stato il primo firmatario di un ricorso per bloccare un progetto mandato in gara dalla passata amministrazione, con tanta SUPERFICILIATA’, DILETTANTISMO E CON QUESTO ENORME RITARDO? DOPO VENTI MESI DAL PROPRIO INSEDIAMENTO? PORTEREMO I NOSTRI DEFUNTI NEI CIMITERI DEI PAESI LIMITROFI, INVENTANDO L’AMMINISTRAZIONE, AHIME!, IL TURISMO MORTUARIO!

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