Quando l’uomo non rispetta la “Natura”…

Quando l’uomo non rispetta la natura… essa riconquista tutto, il mare si riappropria dell’area.

👉 La distanza dal mare per l’inedificabilità è di 150 metri, da misurarsi dalla battigia del mare.
Per intenderci: battigia del mare = punto in cui avviene il contatto tra mare e terraferma.
La distanza della costruzione dalla battigia è da calcolarsi in linea orizzontale anche laddove ci siano differenze di quota ossia l’altezza fra manufatto e spiaggia.

✔ All’università di architettura, una delle prime lezioni riguardava appunto le “soglie“, di torrenti, battigie, spiagge, letti di fiume… distanze minime cui è stata data regola tramite la Legge Galasso che ha imposto il primo vincolo idro-geologico.

✔ Meglio informarsi sempre su cosa si può sanare o condonare, dove e come si può costruire, a scanso di quanto, come in questa foto può accadere, ed è solo un umile esempio.

✔ Consigliabile quindi contattare un architetto PRIMA, non DOPO!


#architettoumberto +39 3331650443 contattami per info e chiarimenti la Consulenza è gratuita

“Il denaro si risparmia se speso bene”

Qui ho fotografato una strada sul lungomare, dissestata appunto dal potere della natura, quindi carreggiata, base sotto stradale e asfalto distrutti e ulteriore costo da affrontare per rifare il tutto. Il risultato dell’avidità umana nel costruire e urbanizzare.

A seaside road damaged by the power of the sea and nature, result of human greed in housing and urbanization.


👉 Seguimi per restare aggiornato/a.
Umberto Proietto – Studio di architettura +39 3331650443
E-mail: studio.proietto@gmail.com @uproietto su Instagram e Twitter.
Arrivederci

(🎯 #adyglio comunicazione)

Sicilia, rubinetti secchi, ponti crollano, mancano strade e ferrovie… le opere pubbliche spesso inconcluse. Equiparare la Sicilia al resto d’Italia!

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In Sicilia i rubinetti sono secchi, i ponti crollano non ci sono strade e ferrovie… o addirittura le opere restano spesso in concluse.

La politica tutta dovrebbe pensare al più presto al
ponte sullo stretto
fare le strade, le ferrovie, gli aeroporti e tutte le infrastrutture e servizi annessi e necessari alla fruizione.
È tempo di sinergie, di interventi strategici organizzativi
di pianificazione territoriale non dal basso.

Equiparare la Sicilia a tutte le altre regioni d’Italia?

Raffiniamo il petrolio e la inquiniamo mentre i carburanti costano più che nelle altre regioni.

L’alta velocità …? Nell’altra Italia si sono fatti e si continuano a fare investimenti.

Attraversare lo Stretto di Messina? Basta fare una finanziaria, costa circa 80,00 euro, abbiamo bisogno di andare e tornare magari più volte in un mese o tutte le volte che ci aggrada o ci è necessario, come si fa dalla Lombardia al Piemonte, dovrebbe essere possibile dalla Sicilia alla Calabria.

È dunque una punizione essere nati o aver deciso di vivere nell’isola Sicilia.
Equipariamo la Sicilia al resto dell’Italia.

Architetto Umberto Proietto #architettoumberto
Www.umbertoproietto.com studio.proietto@gmail.com

#PRESENTELAVOROFUTURO implicazioni a 360° al VI Congresso Regionale, Consulta degli Architetti PPC Sicilia

#PRESENTELAVOROFUTURO implicazioni a 360°, hashtag non poteva essere più azzeccato per il VI Congresso Regionale della Consulta degli Architetti PPC Sicilia
Due giorni di lavori trattando molto seriamente importantissime argomentazioni, il tutto a Ragusa Ibla, oggi splendida cornice ed esempio di architettura antica e moderna, presso l’Aula Magna del Consorzio Universitario

– Generazioni di Architetti si sono confrontate sulla crisi e le prospettive nel settore costruzioni che soffoca la categoria

– Il reddito medio di un architetto in Sicilia va da 9.000 a 20.000 €… 

– Il motto dovrebbe essere a mio patere: “Trattenere l’ottimo dal passato e dalle esperienze, proiettarsi nel presente per mirare e progettare al meglio il futuro”. 

– Proposte, normative, esigenze, attitudini, progettualità, orizzonti, crescita, sviluppo, evoluzione, urbanistica, cubatura, concorrenza sleale, frode, fisco, architetti dipendenti e liberi professionisti… Quale storia quali percorsi. 

A concludere
– La costituzione e il finanziamento del ‘Fondo di rotazione’ da parte della Regione siciliana che permetterà alle Amministrazioni pubbliche di dare incarichi ai liberi professionisti per redigere

✔ progetti almeno definitivi o esecutivi 

✔ costituire un parco progetti che consentirà 

✔ di intercettare e accedere ai bandi e ai finanziamenti europei e poter quindi

✔ realizzare opere ed innescare il processo virtuoso economico.

– La Sicilia ha destinato solo 10 milioni di euro. Solo per gli interventi previsti fondo sviluppo e coesione. 

– Fondo europeo. 

Architettura in convivialità, al congresso durante i lavori e anche a tavola. 

#ordinearchitetti #architecture #archilovers #ppc #CNAPPC #Thatswhysicily #building #construction #edilizia #costruzioni #immobiliare 

Per dare un volto nuovo alla nostra RANDAZZO bisogna essere pratici e pragmatici! Qual è “IL PAESE CHE VOGLIAMO”.

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Per dare un volto nuovo alla nostra RANDAZZO bisogna essere pratici e pragmatici!
Come candidato Sindaco è molto chiaro qual è “IL PAESE CHE VOGLIAMO”.
Tematiche basilari da affrontare p
er il rilancio e riassestamento socio-economico-culturale della città, saranno le seguenti:
Urbanistica/Pianificazione territoriale.
Turismo/Sport/Cultura.
Sanità/Servizi sociali

Bilancio (ottimizzazione dei budget).
Opere pubbliche.
Ambiente/Parchi e Riserve.
Artigianato/Agricoltura/Zootecnia. – Commercio.
Servizi al cittadino.

Sono in uomo di mezza età, non voglio essere giovane a tutti costi, dei giovani mi circondo per mixare le forze del nuovo al fine di spenderle insieme alle mie capacità tecniche e forza dell’esperienza nate dalla presenza oramai ventennale nello scenario politico della nostra comunità randazzese.

Un po’ di me:
Inprinting scolastico Salesiano (formazione condivisa da molti concittadini), diplomato presso il Liceo Scientifico di Linguaglossa nel 1974; studi universitari presso il Politecnico di Torino dove ho conseguito la Laurea in Architettura nel 1981.

Architetto è infatti la professione con la quale esprimo a tutt’oggi tecnica e intuizione creativa. Esperienza di insegnamento presso l’Istituto d’Arte il che mi ha dato possibilità di interazione con il mondo dei giovani ancora in età da formare con le complessità del caso, oltre a collaborare con non pochi sforzi contemporaneamente con architetti di fama.
Nel 1984 torno a Randazzo qui sulle pendici del vulcano Etna (oggi patrimonioUNESCO), territorio al quale mi sono sempre sentito più legato e votato, tanto che ho cominciato subito ad interessarmi dei problemi sociali e culturali del luogo.
Da allora porto avanti il mio impegno nel sollecitare le potenzialità della “anche mia” Randazzo al fine di dargli beneficio, decoro e quello che sarebbe un meritato prestigio e dove vivo con mia moglie e due giovani figli che hanno diritto come tutti al loro futuro possibilmente in questo paese.

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